Lo sblocco dell’Iphone di Seattle è per l’FBI un problema di fissità funzionale

In psicologia si definisce fissità funzionale quel fenomeno in cui chi cerca di risolvere un problema ha difficoltà ad attribuire e riconoscere altri tipi di relazione tra gli oggetti del problema.

Per spiegare in modo pratico di cosa si tratta solitamente si fa ricorso al questito della candela, dei fiammiferi e della scatola di puntine da disegno. 
Come si fa ad attaccare la candela al muro in modo che la cera sciolta non goccioli per terra?
La soluzione prevede l’uso della scatola che contiene le puntine, liberata del suo contenuto, come portacandela. 

Chi ha difficoltà a risolvere il problema si “fissa” sulla funzione normale della scatola, quella di contenere le puntine, e questo impedisce di immaginarne un uso diverso, quello di contenere la candela.

Queste considerazioni mi sono vente in mente quando ho assistito alla tragicomica audizione del direttore dell’FBI James Comey davanti alla Commissione Giustizia del Congresso degli Stati Uniti sul caso Apple-FBI.
Sotto il fuoco di fila delle  domande del deputato repubblicano Darrel Issa, il direttore dell’FBI sembrava uno scolaretto che non aveva studiato.

   


Issa, forte della sua esperienza imprenditoriale nel campo degli antifurti per auto, dopo aver evidenziato il suo stupore davanti all’impasse dell’FBI nel decrittare il famigerato Iphone di Seattle, nonostante le risorse umane e i budget “multimilionari” a cui il Bureau può accedere, è sceso sul piano tecnico e ha chiesto esplicitamente se non fosse stata presa in considerazione una soluzione diversa da quella di forzare l’azienda produttrice a creare un software per bypassare la cifratura.

Il sistema di sicurezza dell’iPhone dopo 10 tentativi di accesso al telefono con un Pin errato, provvede a cancellare tutti i dati contenuti al suo interno.
Perchè allora, suggerisce Issa, non clonare la memoria e il “meccanismo” un migliaio di volte e provare i codici fino a quando si trova quello corretto?

La modalità di lavoro proposta da Issa non è stata presa in considerazione dall’FBI perchè si è ostinatamente concentrata nel percorrere una via che è poi diventata un vicolo cieco.
Il capo dell’FBI si è giustificato dicendo che avevano chiesto alla stessa Apple una soluzione alternativa ma non era arrivata.

Tre le considerazioni che si ricavano da  questa vicenda:

  1. non può essere Apple a trovare una soluzione alternativa perchè le sue energie le dirige verso la costruzione dei sistemi e non il loro hackeraggio: non è un caso se i maggiori produttori di software bandiscono gare con premi milionari proprio per trovare falle nei loro sistemi;
  2. il concetto di fissità funzionale dimostra che è importante cambiare la prospettiva, il punto di vista così da pensare in maniera creativa e non convenzionale;
  3. una persona esterna, competente e “distante”, può guardare il problema da una prospettiva diversa e ha molte chances di trovare la soluzione giusta a cui nessuno aveva pensato.

 

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