I gesti che aiutano a fare una buona prima impressione

Wish you were here

Fake it ’til you become it
A. Cuddy

Il nostro cervello ha la caratteristica di processare quasi istantaneamente una quantità enorme di segnali verbali e non verbali permettendoci di farci una prima impressione di un oggetto o di una persona spesso più accurata di quella che ci formeremmo su un periodo di tempo più lungo.
Questa peculiarità è frutto di millenni di evoluzione da quando sin dai primordi il genere umano è stato costretto a riconoscere i pericoli e ad agire tempestivamente non avendo dalla sua parte una costituzione fisica adatta a fronteggiarli.

Tale capacità se da un lato è un vantaggio dall’altro può rappresentare un problema: corriamo il rischio di perdere delle opportunità ad esempio nel non leggere un bel libro traditi da una copertina che non ci ispira o peggio ancora di mancare un’occasione di lavoro perchè al momento della stretta di mano non abbiamo trasmesso al nostro interlocuore la sensazione che avremmo voluto.

La psicologa statunitense Amy Cuddy ha recentemente pubblicato una serie di studi su come le persone trasmettono le impressioni l’un l’altro. Non è una novità sapere che la postura gioca un ruolo fondamentale ma è stata una novità, almeno per me, scoprire che è possibile intervenire su di essa per modificare il proprio stato interiore.
La mente ha il potere di cambiare il nostro corpo ma a è vero anche il contrario: il corpo può farci diventare più forti psicologicamente.
Le persone forti sono più assertive, sicure, ottimiste rispetto a quelle deboli. Tendono a pensare in modo più astratto, a correre più rischi e sentono realmente di poter vincere. I veri leader hanno la caratteristica di essere dominanti e contemporanemanete distesi e poco reattivi allo stress.
Pensieri e sentimenti sono regolati dagli ormoni che in ogni persona presentano differenze a livello fisiologico: i leader hanno livelli alti di testosterone e bassi di cortisolo (l’ormone dello stress).
La notizia soprendente è che questi livelli di ormoni possono essere modificati assumendo per alcuni minuti una o più delle posizione ad Alto Potere mostrate nelle foto seguenti. High Low Power PoseDagli esperimenti fatti su volontari a cui è stato chiesto, ad esempio, di tenere le braccia sui propri fianchi per due minuti assumendo una posizione di sfida, il prelevo di saliva effettuato prima e dopo il test ha fatto rilevare un incremento del 20% del testosterone e una diminuzione del 25% del cortisolo. Per aumentare l’assertività e ridurre lo stress è sufficiente assumere tali posture per 2 minuti al giorno.
Altro esperimento interessante è quello del sorriso: noi sorridiamo quando siamo felici ma se creiamo artificialmente il sorriso, mettendo ad esempio una penna tra i denti, questo ci porta a sentirci più felici.
Come fare una buona prima impressione?
Allenandosi. Prima di un colloquio di lavoro o di una presentazione importante bisognerebbe trovare il modo per rimanere da soli per qualche minuto e sperimentare una o più delle posizioni High-Power raffigurate. Questo esercizio modificherà la nostra composizione biochimica quel tanto che basta per farci affrontare l’incontro sentendoci dominanti. Non diventeremo più intelligenti ma miglioreremo in sicurezza, entusiasmo e abilità di affascinare.

Sull’intelligenza, tuttavia, Amy Cuddy ha una sua teoria: se faccio finta di essere più intelligente, “rischio” di diventarlo realmente.
Nel bellissimo video che ha registrato per TED, la Cuddy ce lo dimostra raccontadoci il suo caso personale in un emozionante finale.

 

Un commento su “I gesti che aiutano a fare una buona prima impressione”

  1. Grazie Antonio per aver pubblicato questi pensieri, molto molto interessanti ed intriganti. E complimentissimi ad Amy Cuddy per il suo coinvolgente speech!

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