Incontro Club del 29 Novembre 2012

Location: sede Amira, Milano

Report della giornata 

Il primo incontro del Club nella sua nuova veste di Associazione è riuscito davvero bene. I partecipanti tramite il questionario di valutazione hanno mostrato di aver gradito i temi e le relazioni. Tutta la sessione è stata registrata ed è a disposizione dei soci, assieme alle slide di presentazione, nell’area riservata del sito. Di seguito una sintesi della giornata.

Data la numerosità dei nuovi soci, ho introdotto i lavori presentando le caratteristiche dell’associazione.
Il Club dell’Innovazione è un’associazione senza fini di lucro che ha l’ambizione di diventare il punto di riferimento sui temi dell’innovazione in termini di formazione, metodo, condivisione, sviluppo personale. Ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel 2008 e unisce ora una serie di professionisti competenti nel proprio campo, appassionati, curiosi, desiderosi di migliorare continuamente, avvezzi a condividere le conoscenze con gli altri perchè consapevoli di riceverne un arricchimento reciproco, che reputano l’innovazione un aspetto fondamentale della loro vita e del loro lavoro.
L’attività del Club si concretizza in incontri e giornate di formazione che costituiscono momenti di confronto, scambio di esperienze, idee, best practice e favoriscono il networking, il consolidamento delle relazioni e la nascita di progetti comuni tra i soci. Tra gli obiettivi del Club vi è anche la creazione di Offerte di Valore per soggetti esterni (Aziende, Associazioni, Istituzioni, …) interessati all’innovazione.

Ho spiegato che le attività del club si reggono al proprio interno su una modalità di scambio molto semplice che è il BARATTO: ogni partecipante è tenuto a portare il proprio contributo di qualità e ha il diritto/dovere di ricevere in cambio un contributo di valore dai suoi colleghi. Proprio per assicurare uno scambio equo è importante che il profilo dei soci siano di alto livello e in linea con i valori evidenziati. Il contributo consiste nella presentazione di un argomento inerente l’innovazione, le tendenze, i processi efficaci, le conoscenze che diano stimoli di riflessione agli altri soci. Può essere costruito su progetti inerenti il proprio lavoro, su letture o convegni e attività di formazione a cui si è partecipato.
Il Club si propone di crescere qualitativamente più che quantitativamente. Il reclutamento dei nuovi soci avviene per segnalazione dei soci anziani che si fanno garanti della rispondenza del profilo ai valori del Club.

Marco Bergamaschi ha fatto seguito alla mia introduzione con una presentazione che ha aperto i lavori sul tema dell’innovazione. Marco è partito dall’esame etimologico del termine innovazione per poi evidenziare, con esempi concreti, perchè è importante per le aziende e per noi stessi avere un atteggiamento di apertura verso il nuovo e di generazione di proposte che considerino il presente e costruiscano il futuro.

Giancarlo di Bartolomeo e Nicoletta Gava del Milton Erickson Institute ci hanno introdotto al tema dell’ipnosi come strumento di evoluzione personale. Ci hanno spiegato che l’approccio a cui fanno riferimento è quello del fondatore Erickson, un medico che agli inizi del novecento ha approfondito l’argomento sul lato terapeutico dopo aver scoperto l’ipnosi da adolescente, quando l’ha usata inconsapevolmente per risolvere un grave problema che lo aveva lasciato immobile per alcuni mesi. A quanto pare l’ipnosi permette di entrare in contatto con se stessi in modo molto profondo e consente di utilizzare capacità inespresse parzialmente o totalmente. Lavorando su ancoraggi, associazioni mentali, ricordi, si possono risolvere problemi, potenziare la propria concentrazione e in alcuni casi perfino ridurre il dolore fisico evitando l’utilizzo di farmaci analgesici. Il tema, al di fuori dei sensazionalismi televisivi, è affascinate e merita di essere approfondito.

Massimo Giordani ha chiuso gli interventi della mattina con una illuminante presentazione sull’utilizzo attuale e futuro degli strumenti digitali. Ha mostrato le applicazioni più innovative in termini di comunicazione e servizi e ha sottolineato quali siano le criticità infrastrutturali del nostro paese che minacciano di non farci godere appieno di quella che si annuncia come una vera rivoluzione digitale.

Nel mio intervento conclusivo della giornata ho affrontato il tema dell’innovazione che nasce dal basso, con il supporto dei clienti e perfino dei concorrenti. Ho prima mostrato i casi di Dell, Starbucks e Barilla, evidenziando quelle che a mio avviso sono le criticità in termini di sviluppo di vera innovazione. Ho poi presentato due casi, uno nel campo finanziario e l’altro in quello alimentare,  in cui le rispettive aziende hanno impostato il lavoro in modo diverso e più indovinato. Alla fine ho tratto le conclusioni su quali siano le caratteristiche di un efficace processo di co-creazione.


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