Aringhe a colazione

Aringhe a colazioneNell’anno 2014 appena concluso ho appreso una lezione fondamentale: sforzarsi di capire un altro punto di vista può portare ad un cambio radicale delle proprie convinzioni.

Spesso capita di essere così presi dai propri ragionamenti, così sicuri delle proprie argomentazioni, che si lasciano da parte dettagli o interi “mondi” che rischiano di non essere mai intercettati. Lo stile di vita diventa abitudinario, comodamente adagiato all’interno della propria zona di comfort, senza alcun spazio all’innovazione e alla scoperta di nuove opportunità.

Quello che non dobbiamo mai abbandonare è il desiderio di sperimentare con l’apertura mentale e, a volte, la sospensione di giudizio sufficiente ad entrare nella dimensione di ciò che è diverso da noi. Metterci nei “panni degli altri” può diventare un’importante occasione di crescita. Magari non arriveremo a sostituire cornetto e cappuccino nella nostra colazione con le aringhe ma nello sforzo potremo portarci ad un livello diverso.

Parallelamente alla sperimentazione ho imparato a dare valore alla sottrazione, al non consumare o non usufruire di un servizio se non risponde agli standard, del tutto soggettivi ovviamente, sufficienti a generare piacere. Sempre rimanendo nell’ambito della colazione, ad esempio, ho iniziato ad eliminare il caffè nei luoghi in cui lo servono pessimo. Questo assieme ad altri piccoli atti di scelta di non-consumo porta verso uno stile di vita più essenziale dove quello che resta, o che si sperimenta, è vissuto più intensamente.

Sperimentazione e sottrazione saranno le linee guida per il mio 2015.

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